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Lara Russo

Studia e lavora a Barcellona e poi a Berlino negli anni 2000/2010

Dal 2011 fa parte dello staff del corso di avviamento professionale alla danza A.F.I a Bologna come insegnante di danza contemporanea, improvvisazione e composizione.

Parallelamente porta avanti la ricerca coreografica, principalmente interessata all’interazione tra corpo, materia, suono, e spazio.

Ricerca coreografica e pedagogia s’intrecciano.

L'indagine sul movimento parte principalmente da pratiche somatiche quali la contact improvvisation, l’anatomia esperienziale e la tecnica release, permettendo una connessione profonda, personale e autentica con il proprio movimento e i movimenti degli altri.

Su questa base di ascolto e presenza , si cerca una danza intuitiva che possa mantenere un dialogo circolare e di risonanza tra interno ed esterno, in cui fragilità e sospensione ne sono parte.

wood  

spettacolo creato grazie al bando citofonare pim off 2020 

rielaborato in versione site specif per il museo arboreo 

di Accettura, festival in linea d'aria 2021

e per il Festival Das Piacenza 2023 

La materia di Wood é il legno, precisamente il legno lasciato sulle rive dell’Adriatico
Da questa materia che contiene la storia del mare, parte il desiderio di rivelarne il corpo a contatto.
La danza si impregna così delle forme, delle qualità visibili e tattili della materia a partire dal contatto con essa e a sua volta la materia viene danzata.
Il suono e l'aspetto scultoreo degli elementi in scena saranno valorizzati e amplificati in continua comunicazione con il corpo danzante.

la danza si mette al servizio delle immagini e delle atmosfere evocate dai materiali stessi, in una sorta di continuum -

si crea un paesaggio di memorie dove l’ascolto tra corpo e il legno é bussola per tracciare nuovi percorsi

di ri-connessione.

i(dea)

Un rituale contemporaneo che echeggia immagini di convivialità e festa, scambio cerimonia e scongiuro. Bellezza,armonia,fioritura, ,fecondità, tempesta e magma, attraverseranno questo rito danzato, inno alla vita che celebra la potenza della terra insieme a quella della femminilità.Un invito a creare un ascolto partecipato, uno sguardo che intrecci meraviglia per il paesaggio e il corpo che come risonanza trasforma in movimento.

spettacolo site specific creato nei calanchi del parco dei Gessi  per il festival Danzare il tramonto  2021

Papelao

Un ammasso di cartone come condizione per trasformare e abitare lo spazio scenico.
Costruire è la urgenza che muove l'interprete nell'azione di trasformazione sui materiali, dinamica che modifica anche il suo movimento.

Ad una struttura intima di movimento, che viene dapprima protetta e poi decostruita, le fa eco la possibilità di liberarsi nello spazio e dar forma al movimento.
Papelao è una riflessione sulla necessità di solidificare le immagini della mente, per viverle in modo transitorio, percepirle con il corpo e renderle danza.

spettacolo elaborato durante il percorso Nuove Traiettorie

rielaborato in versione site specific per Altofest 2016 

Rame

Spettacolo vincitore premio dna appunti coreografici 2016 Roma europa festival 

Biennale di Venezia 2016 

La scena è abitata da tre performer 
Ad ognuno è affidata un’asta di rame .
Attraverso la caduta, la sospensione e l’assemblaggio di questi tre elementi lo spazio muta insieme ai suoi corpi costantemente alla ricerca di nuove strategie di collaborazione.
Cosa costruire, e ́una domanda insita nella danza stessa,
dove il desiderio ne anima la ricerca.
un dialogo fatto di responsabilità e accoglienza in cui
la tattilità permette esitazioni e tregue per poter incontrare nuovi paesaggi e viverli.

impro

La improvvisazione come pratica di studio e  indagine per esplorare il dialogo tra musica e movimento.

La danza ascolta la musica la musica ascolta la danza, in un sostenersi e motivarsi a vicenda, per inventare e riscrivere partiture musicali e coreografiche .

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